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I Pleurotus del "complesso" eryngii
Alcuni approfonditi studi relativi a questo taxon (2, 4, 6,7), il recente contributo di Santo Scandurra (6) e quello, recentissimo, di Angeli P. & S. Scandurra (1) dimostrano come quasi tutte le ‘entità’ ruotanti intorno al mediterraneo Pleurotus eryngii siano poco differenziate sotto il profilo microscopico, e che quindi possano rappresentare solo delle varietà ecologiche secondo il rapporto presentato con la pianta ospite.
Pleurotus eryngii var. eryngii (DC.) Quél. (2, 4, 5, la specie ‘classica’) cresce su Eryngium campestre (campi e luoghi incolti, aridi), Eryngium maritimum (spiagge e dune sabbiose), Scolymus hispanicus e grandiflora (campi e luoghi incolti, aridi e pietrosi); colore variabile dal grigio, grigio bruno al bruno-ocra. Fruttifica in autunno e talvolta in primavera;
Pleurotus eryngii var. eryngii su residui di Eryngium maritimum (foto Nicola Amalfi)
Pleurotus eryngii var. ferulae (Lanzi) Sacc. (4, 5) cresce su Ferula communis (campi e luoghi incolti, semi aridi) e Foeniculum vulgare (campi e luoghi incolti, in genere ai margini); ha, in generale, sporofori più grandi rispetto alla varietà precedente, talora anche di molto (non sono rari i casi di basidiomi che oltrepassano i 30 cm di diametro pileico), di colore bruno più o meno scuro, grigio bruno, ma anche bianco-grigiastro o crema-grigiastro. Fruttifica per lo più in autunno, sporadicamente anche a primavera.
Pleurotus eryngii var. ferulae su residui di Ferula communis (foto Nino Giacalone)
Pleurotus eryngii var. thapsiae Venturella, Zervakis & Saitta (4, 5, 8) cresce su Thapsia garganica (campi e luoghi incolti); è di medie dimensioni, da grigio scuro a grigio-beige, cappello liscio o feltrato. Fruttifica sia in autunno che in primavera.
Pleurotus eryngii var. thapsiae su Thapsia garganica (foto Nicola Amalfi)
Pleurotus eryngii var. elaeoselinii Venturella, Zervakis & La Rocca (3, 4, 5, 7) cresce su Elaeoselinum asclepium ssp. asclepium (campi e luoghi incolti, anche in quota); è di medie dimensioni, tutto bianco o crema-biancastro, con le lamelle rosa-ocracee a maturità. Fruttifica per lo più in primavera (aprile-maggio) e autunno (stazioni localizzate).
Pleurotus eryngii var. elaeoselinii su residui di Elaeoselinum asclepium (foto Emilio Pini)
Pleurotus eryngii var. laserpitii Angeli et Scandurra (1, 4). È l'unica varietà del P. eryngii non mediterranea ma alpina; cresce per lo più a fine estate (settembre) su Laserpitium latifolium e siler nei prati alpini incolti, umidi, tra 1400 e 1500 m. Rispetto al tipico P. eryngii possiede un cappello più chiaro, biancastro, crema-biancastro, poi con fitte fibrille bruno-ocracee.
Pleurotus eryngii var. laserpitii su residui di Laserpitium latifolium (foto Valerio Turri)
Pleurotus nebrodensis (Inzenga) Quél. (1, 4, 5, 6) cresce su Cachrys ferulacea sulle Madonie dai 1.000 agli oltre 2.000 m di quota (campi e luoghi incolti). Molto simile a Pleurotus eryngii var. elaeoselinii, possiede però spore più grandi (in media 15-17 x 6-7 µm) e cheilocistidi di forma e dimensioni diverse; avendo quindi più caratteri differenziali, merita il rango specifico. Fruttifica espressamente in primavera.
Pleurotus nebrodensis su residui di Cachrys ferulacea (foto Nicola Amalfi)
I basidiomi di questi taxa sono saprofiti e utilizzano, quale nutrimento, le radici delle piante morte sopracitate (e sui loro residui) in terreno per lo più arido e compatto. Capita spesso che, estraendo i basidiomi dal terreno, viene estratta contemporaneamente anche la radice morta dell'obrellifera ospite (loc. cit. 5). Un eventuale comportamento micorrizico-simbiotico, in determinate condizioni ambientali-nutrizionali (4, 5), costituisce un'interessante ipotesi, tuttavia ancora da dimostrare.
Sono tutti ottimi commestibili.
Roberto Galli
Biliografia di riferimento.
(1) Angeli P. & S. Scandurra, 2012: Un nuovo Pleurotus delle praterie alpine: Pleurotus eryngii var. laserpitii var. nov. Micol. Veget. Medit., 27 (1): 12-24, S. Gabriele (TE).
(2) Amalfi N., 2012: De Pleurotus eryngii. Edizioni by Nicola Amalfi, Messina.
(3) Galli R., 2012: Funghi interessanti: Pleurotus eryngii var. elaeoselinii. funghi & natura, 42: 2, Milano.
(4) Mannina N., 2012: Approfondimenti sui funghi: Pleurotus eryngii var. elaeoselinii, 1ª parte. Genere Pleurotus e gruppo eryngii: generalità. Dal web: www.mykotrapani.it
(5) Scandurra S., 2011: I Pleurotus delle Umbelliferae. RdM, 4: 291-305.
(6) Venturella G., 2000: Typification of Pleurotus nebrodensis. Mycotaxon, 75: 229-231.
(7) Venturella G., Zervakis G. & La Rocca, 2000: Pleurotus eryngii var. elaeoselinii var. nov. from Sicily. Mycotaxon 76: 419-427.
(8) Venturella G., Zervakis G. & A. Saitta, 2002: Pleurotus eryngii var. thapsiae var. nov. from Sicily. Mycotaxon 81: 69-74.
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