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Le Cantharellaceae

In questo ultimo decennio la Famiglia delle Cantharellaceae è stata oggetto di un approfondito studio e di una meticolosa revisione. Diverse varietà o forme sono state elevate al rango specifico, altre specie hanno cambiato Genere o sono state rinominate in taxa diversi, prioritari o più inerenti le caratteristiche specifiche. In questa sede cerchiamo di semplificare al meglio l’argomento, con la speranza di aver chiarito eventuali dubbi o perplessità su questi funghi!

La Famiglia delle Cantharellaceae J. Schrot. (Basidiomycetes) è caratterizzata da sporofori pileati, più o meno imbutiformi (habitus clitocyboide) da pieni e carnosi a cavi e papiracei, con carne filamentosa, con imenoforo subliscio o con pliche (pseudo o false lamelle), privi di velo e stipite spesso eccentrico. Le basidiospore sono lisce, non amiloidi, crema-gialline in massa, cistidi assenti. Habitat terricolo, ectomicorrizici di diverse essenze arboree.
Tutte le specie, varietà e forme delle Cantharellaceae sono commestibili, in quanto non sono note e/o documentate specie tossiche. Dal punto di vista gastronomico e organolettico le specie migliori sono: Cantharellus cibarius, Craterellus lutescens e Craterellus cornucopioides. Il C. cibarius (finferlo, gallinaccio) non si può essiccare (diventa amaro e coriaceo) e va consumato con moderazione, a causa della sua consistenza filamentosa-stopposa. I Craterellus lutescens (finferla) e cornucopioides (trombetta dei morti) si possono anche essiccare e/o ridurre in polvere aromatica.

L’habitat aiuta molto per l’identificazione corretta delle specie. Gli ambienti di crescita dei cantarelli sono di tre tipi: 1) Mediterraneo (leccio o macchia mediterranea, pini marittimi) tipico, per esempio, di Cantharellus alborufescens; 2) Termofilo-submediterraneo (quercia, carpino, faggio appenninico) tipico, per esempio, di Cantharellus  pallens, Cantharellus ferruginascens e di gran parte dei Craterellus; 3) Alpino-subalpino (peccio, abete bianco, pino silvestre, castagno, faggio) tipico, per esempio, di Cantharellus cibarius, Cantharellus friesii, Craterellus lutescens e Craterellus cornucopioides.

La Famiglia delle Cantharellaceae J. Schrot. include due Generi:
1. Imenoforo con pliche molto evidenti, sporgenti, gambo pieno ..... Cantharellus Adans. ex Fr.
2. Imenoforo con pliche da poco marcate a quasi assenti, gambo cavo ..... Craterellus Pers.


Genere Cantharellus Adans. ex Fr.

1. Specie immutabili, non arrossanti al tocco o a maturità ..... 2

1. Specie nettamente giallo-arrossanti al tocco o a maturità ..... 3

2. Taglia piccola (cappello max 4 cm), interamente di colore rosa-arancio, rosa albicocca. Latifoglie (castagni) ..... C. friesii Quél

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Cantharellus friesii (foto Emilio Rigoni

2a. Se il basidioma è ancora più piccolo (cappello max 2 cm) e di colore giallo pallido, con carne ingiallente all’aria ..... C. romagnesianus Eyssart. & Buyck

2. Taglia più grande, cap. fino a 15 cm, interamente colorati di giallo, giallo carico, senza nessuna tonalità rosata. Conifere (pecci, abeti, pini) e latifoglie (faggi e castagni) ...................................... C. cibarius Fr. : Fr
Se con lamelle giallo-arancio. Pini marittimi ................................ C. atlanticus (Romagn.) Eyssart. & P. Roux

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Cantharellus cibarius reperito presso pecci (foto Valerio Turri)

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Cantharellus cibarius reperito presso castagni (foto Emilio Rigoni)

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Cantharellus cibarius reperito presso querce e castagni (foto Valerio Turri)

3. Basidioma bianco o biancastro, molto arrossante al tocco o a maturità. Habitat mediterraneo (leccio e macchia mediterranea). .......................................................... C. alborufescens (Malençon) Papetti & Alberti
3a. Se il cappello è giallo-arancio e l’imenoforo pallido ........................................ C. ilicis Olariaga & Salcedo

3. Basidioma di colore e habitat differenti ...................................................................................................... 4

4. Taglia media e consistenza dura e compatta. Cappello e gambo biancastri, poi giallo pallidi; cappello inizialmente pruinoso, ingiallente al tocco come il gambo. Lamelle subito giallo vivo. Latifoglie termofile (per lo più querce) .................................................................................................C. pallens Pilát (= C. subpruinosus Eyssart. & Buyck, = C. cibarius var. flavipes R. Heim ex Essart. & Buyck, = C. cibarius var. bicolor R. Maire)

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Cantharellus pallens reperito presso castagni (foto Roberto Galli)

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Cantharellus pallens reperito presso querce (foto Valerio Turri)

4. Taglia media e consistenza dura e compatta. Cappello e gambo giallo-ocra pallido; cappello con piccole scaglie o squamule lilla-violacee disposte irregolarmente sulla superficie; lamelle giallo-ocracee; gambo giallo pallido, fortemente ingiallente al tocco. Conifere (pecci, abeti) e latifoglie (faggi) per lo più alpine o subalpine .......................................................................................................... C. amethysteus (Quél.) Quél.

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Cantharellus amethysteus (foto Giorgio Colla)

4. Taglia media ma consistenza flaccida. Cappello e gambo giallo pallido con tonalità verdastre o glauche, giallo-ocra poi ocra-rossastro al tocco soprattutto sul gambo. Lamelle concolori al cappello. Latifoglie termofile o sub mediterranee (per lo più querce) ............................................... C. ferruginascens P.D.Orton
Se il cappello presenta una pruina lilla-rossastra, irregolarmente distribuita ................. f. lilacinopruinatus(Hermitte et coll.) Eyssart.

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Cantharellus ferruginascens reperito presso cerri (foto Valerio Turri)

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Cantharellus ferruginascens reperito presso lecci (foto Roberto Galli)

Genere Craterellus Pers.

1. Basidiomi di colore nero, nero-brunastro o bruno-grigiastro ..................................................................... 2

1. Basidiomi di colore giallo, giallo-arancio o giallo-lilla almeno nell’imenoforo .............................................. 3

2. Taglia grande, imbutiforme, tutto nerastro, igrofano; imenoforo subliscio, senza pliche; gambo cavo. Latifoglie (faggi, castagni, querce etc.) ....................................................... C. cornucopioides (L. : Fr.) Pers.
Se tutto il basidioma è giallastro .......................................................................... f. lutea Aframendi & Hidalgo
Se solo l’imenoforo è giallastro ......................................................................................... var. flavicans Sacc.
Se tutto il basidioma è decolorato al rosa-giallo pallido .................................................... var. roseus R. Heim

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Craterellus cornucopiodes (foto Roberto Galli)

2. Taglia piccola, imbutiforme, bruno-grigiastro per lo più sul cappello che è igrofano e lobato al margine; imenoforo con pliche mal formate (*), più come grosse rughe; gambo grigio, scanalato-rugoso. Latifoglie (faggi, castagni, querce etc.) ................................................................................ C. sinuosus (Fr. : Fr.) Fr. [= (*) Pseudocraterellus undulatus (Pers. : Fr.) S. Rauschert]
Se il cappello è molto frastagliato e increspato al margine  ......................................... var. crispus (Fr.) Quél.
Se tutto il basidioma è giallo pallido .................................. var. luteoalbus (Bon, F. Massart & Rouzeau) Vila

2. Taglia piccola, imbutiforme, tutto nerastro, igrofano; imenoforo con pliche basse ma ben formate (*); gambo sottile, scanalato, poco cavo. Latifoglie (faggi, castagni, querce etc.) .. C. cinereus (Pers. : Fr.) Quél. [= (*) Pseudocraterellus cinereus (Pers.) Kalamees]

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Craterellus cinereus (foto Emilio Rigoni)

3. Taglia media, imbutiforme, bruno-giallastro sul cappello che è igrofano, fibrilloso e lobato al margine; imenoforo subliscio, con rughe grossolane giallo o giallo-arancio come il gambo, per lo più scanalato e presto cavo. Soprattutto conifere (pini, pecci), ma anche latifoglie (castagni) .... C. lutescens (Pers. : Fr.) Fr. [= Cantharellus aurora (Batsch) Kuyper]
Se tutto il basidioma è giallo-arancio, senza toni bruni .................................. f. luteocomus (Bigelow) Eyssart
Se tutto il basidioma è bianco o crema-biancastro  ...................................... var. albidus (Bon & Pacaud) Vila
Se solo il gambo è bianco o biancastro ......................................................... f. niveipes (Schild & Wafler) Vila

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Craterellus lutescens (foto Emilio Rigoni)

3. Taglia media, imbutiforme, giallo-ocra sul cappello che è igrofano e lobato al margine; imenoforo con rughe grossolane prima crema-giallastre poi grigio-lilla pallido; gambo corto e tozzo, giallo-ocraceo, subliscio e presto cavo. Latifoglie (per lo più querce e castagni), raro ..................... C. ianthinoxanthus (Maire) Pérez-De-Gregorio
3a. Se il basidioma è più slanciato e meno carnoso, più o meno annerente ovunque e l’imenoforo è con pliche basse ma ben formate .................................................... C. melanoxeros (Desm.) Pérez-De-Gregorio

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Craterellus ianthinoxanthus (foto Emilio Rigoni)

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Craterellus melanoxeros (foto Emilio Rigoni)

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Craterellus melanoxeros (raccolta del 24.10.2015)

3. Taglia media, imbutiforme, bruno, bruno-grigiastro, bruno-ocra sul cappello che è igrofano, fibrilloso e lobato al margine; imenoforo con pliche basse ma ben formate (*), da grigio-giallastre a grigio-brunastre; gambo giallo-ocraceo, grigio-giallastro, talvolta scanalato e presto cavo. Soprattutto conifere (pini, pecci), ma anche latifoglie (faggi, castagni) .......................................................... C. tubaeformis (Bull. : Fr.) Quél. [= Cantharellus (*) tubaeformis Bull. : Fr.]
Se il basidioma è tutto giallo, anche nell’imenoforo ...................................................... f. pallidus (Gillet) Vila [= Cantharellus tubaeformis var. lutescens Fr. S. auct.]

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Craterellus tubaeformis (foto Emilio Rigoni)

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Craterellus tubaeformis f. pallidus (foto Emilio Rigoni)

Dalle chiavi analitiche risulta evidente l’importanza della presenza delle pliche (pseudo lamelle): più sviluppate, alte e in rilievo nel Genere Cantharellus; meno sviluppate, più basse e talvolta ridotte a delle semplici rughe nel Genere Craterellus. Nei Cantharellus è anche molto importante verificare subito, sul fresco, se il basidioma presenta un certo arrossamento a partire dal gambo o al margine del cappello. Anche la taglia e la consistenza hanno una certa importanza, come l’habitat per entrambi i Generi. Infine, è basilare stabilire che il gambo dei Cantharellus sia pieno, mentre quello dei Craterellus sia pressoché cavo. 

(*) = a causa delle pliche ben formate ed evidenti, la specie è stata a lungo inserita nel Genere Cantharellus o tutt’al più nel Genere Pseudocraterellus.

Roberto Galli

 





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