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I funghi del... lockdown 2020!
La pandemia da Covid 19 ha imposto, per il 2020, una drastica riduzione o parziale annullamento dell’attività micologica di ogni Gruppo o Associazione micologica di qualsiasi Regione su tutto il territorio nazionale. Così è stato anche per il Gruppo Micologico Milanese che, dopo appena due serate effettuate nel mese di Febbraio, ha dovuto sospendere ogni attività in Sede a causa della quarantena imposta dalla prima ondata del Coronavirus. Il Gruppo non ha più svolto la sua attività e a tutt’oggi non ha ancora ripreso sia le lezioni pratiche serali che le videoproiezioni … Ma per i micologi del Gruppo Micologico Milanese o semplicemente per ogni appassionato cercatore di funghi, la pandemia è stata l’occasione di revisionare le raccolte precedentemente effettuate, di ordinare le schede e le fotografie degli ultimi ritrovamenti o, più in generale, di fare Micologia “a tavolino”, sui libri o con il microscopio senza… andare nei boschi! Solo dopo le aperture sia regionali che interregionali è stato possibile, seppur parzialmente, riprendere le escursioni nei boschi… Questa è un po’ la cronaca di quello che si è potuto fare in quei pochi mesi di ricerca micologica in questo disgraziato 2020.
Ma andiamo con ordine. Per la maggior parte della primavera 2020 la ricerca dei funghi è stata quasi del tutto negata… Solo con la prima riapertura a livello comunale nel mese di MAGGIO 2020 è stato possibile effettuare qualche passeggiata, ma solo nei parchi e giardini pubblici cittadini. Cercando di vedere un lato positivo, è stata anche l’occasione non solo di conoscere i tanti parchi e giardini - tra grandi e piccoli - di Milano e dintorni, ma anche di conoscere e di imparare tante piante, alberi e arbusti, sia della flora nostrana che extraeuropea, sfruttandone lo sviluppo e la crescita, grazie alle fioriture caratteristiche del periodo. È stato quindi possibile conoscere e distinguere le varie specie di Aceri, Pioppi, Salici, Gelsi, Querce, Tigli, Pinus, Prunus, Fraxinus, Ulmus ecc.
In maggio la produzione micologica primaverile è oramai al termine; sono stati reperiti gli ultimi esemplari di Entoloma clypeatum (vedi foto 1), tipico micorrizico del Biancospino (Crataegus monogyna), poi pioppini (Agrocybe aegerita, vedi foto 2) su ceppaie e tronchi di Pioppi neri (Populus nigra) e, con nostra grande sorpresa, diverse fruttificazioni del raro Pleurotus cornucopiae (vedi foto 3), in particolare su tronchi abbattuti di quercia rossa americana (Quercus rubra, vedi foto 4). Altre specie: Marasmius oreades (Gambasecca), Auricularia auricula judae (Orecchio di Giuda), Auricularia mesenterica e altri …
1. Entoloma clypeatum, commestibile
2. Agrocybe aegerita, commestibile (foto Valerio Turri)
3. Pleurotus cornucopiae, commestibile (foto Valerio Turri)
4. Foglie di Quercia rossa americana (Quercus rubra) in autunno
In GIUGNO 2020, dopo la riapertura degli spostamenti tra le regioni, il GMM è riuscito a realizzare la sua prima escursione in gruppo e, per la precisione, il 1° week-end micologico e naturalistico in Trentino, a Varena (Val di Fiemme). Per quest’ultimo rimandiamo all’apposito articolo apparso su questo sito alla sezione “Gite”. Non ci sono stati ritrovamenti degni di nota salvo il ritrovamento di un certo numero di morchelle (Morchella elata, vedi foto 5) reperite in quota (1800 m). Poi, sempre in Giugno, ecco le prime fruttificazioni di specie tipiche di inizio estate, per lo più in castagneti sia prealpini che appenninici: Amanita rubescens, Russula cyanoxantha, Russula vesca (vedi foto 6), Russula risigallina … i primi Cantarelli (Cantharellus pallens, vedi foto 7) e i primi “fioroni” (Boletus aestivalis, vedi foto 8)…
5. Morchella elata, commestibile
6. Russula vesca, commestibile
7. Cantharellus pallens, commestibile
8. Boletus aestivalis, commestibile
Poi, nel LUGLIO 2020, eccoci in piena estate con specie più tipicamente estive: Lactarius piperatus (vedi foto 9), Lactarius volemus, Russula foetens, Russula heterophylla (vedi foto 10), Russula lepida, Russula medullata, Russula virescens (il “Verdone”, vedi foto 11) … e altri “Estatini” più robusti e colorati (Boletus aestivalis, vedi foto 12), reperiti anche presso Querce (per lo più cerri, Quercus cerris). C’è da dire che la produzione estiva sia prealpina che appenninica non è stata abbondante anzi, piuttosto sporadica, qua e là, a causa di scarse e mal distribuite precipitazioni. La produzione micologica si è concentrata, in estate, solo nel settore alpino (Alpi orientali) soprattutto nei mesi di Agosto e Settembre.
9. Lactarius piperatus, non commestibile
10. Russula heterophylla, commestibile
11. Russula virescens, commestibile
12. Boletus aestivalis, commestibile
In AGOSTO e SETTEMBRE 2020, quindi, le crescite fungine più abbondanti si sono verificate nei boschi alpini, in particolare in Trentino Alto Adige; non c’è stata una grande varietà di specie, più meno le solite caratteristiche per tali habitat ma, ciò che ha sorpreso sono state le grandi fruttificazioni di ‘porcini’, Boletus edulis (vedi foto 13), Boletus aestivalis e soprattutto di Boletus pinophilus (vedi foto 14) … Se nelle Prealpi Lombarde e Alpi Orobie le specie più abbondanti sono stati il Boletus luridus (vedi foto 15) e il Cantharellus cibarius var. amethysteus, nei boschi alpini si sono verificate abbondanti “buttate” di “Funghi del pane” (Albatrellus ovinus e confluens), “Foliote” (Rozites caperatus, (vedi foto 16), “Steccherini dorati” (Hydnum repandum), le solite ‘classiche’ russule (Russula aurea, decolorans, emetica, fuscoochracea (vedi foto 17), integra, paludosa, puellaris, vinosa, rhodopoda ecc., parecchi “Sanguinelli” (Lactarius deterrimus, vedi foto 18 e Lactarius deliciosus) e altre specie, come il bellissimo Hydnellum peckii (vedi foto 19) … Per un più approfondito elenco delle specie alpine reperite per lo più in settembre, si rimanda all’apposito articolo comparso su questo sito (alla sezione “Gite”) dedicato al 2° week-end micologico del Gruppo Micologico Milanese a Varena (Val di Fiemme, TN).
13. Boletus edulis, commestibile
14. Giovani Boletus pinophilus con Clitopilus prunulus, commestibili
15. Boletus luridus, commestibile (foto Giorgio Colla)
16. Rozites caperatus, commestibile
17. Russula fuscoochracea, commestibile
18. Lactarius deterrimus, commestibile
19. Hydnellum peckii, non commestibile
In seguito, verso la fine di Settembre e inizio Ottobre, la produzione micologica è sempre concentrata al Nord (Alpi e Prealpi), lasciando ai boschi appenninici sporadiche crescite di poche specie, sempre in base alle scarse precipitazioni: Amanita caesarea (vedi foto 20); Boletus fechtneri, poikilochromus, pulchrotinctus, rhodopurpureus, satanas; Russula acrifolia, laurocerasii (vedi foto 21), luteotacta, maculata, nigricans (vedi foto 22), olivacea, persicina, vinosobrunnea e altre …
20. Amanita caesarea, commestibile
21. Russula laurocerasii, non commestibile
22. Russula nigricans, commestibile
Poi, nell’OTTOBRE 2020, con l’aumentare delle piogge, ecco un progressivo aumento delle fruttificazioni, anche e specialmente in Appennino, in particolare nei boschi di querce o di latifoglie miste… Ecco allora belle fioriture di “Mazze di tamburo” (Macrolepiota procera, vedi foto 23) … numerosi gruppi di “Cimballi” (Clitocybe geotropa, vedi foto 24) … pochi e tardivi “Cicalotti” (Tricholoma portentosum, vedi foto 25), “Lardaioli rossi” (Hygrophorus russula)… gruppi sparsi di Cortinarius praestans (vedi foto 26) … poi “Trombette dei Morti” (Craterellus cornucopioides, vedi foto 27) … e infine parecchie Ramaria botrytis (vedi foto 28) e Ramaria formosa (vedi foto 29).
23. Macrolepiota procera, commestibile
24. Clitocybe geotropa, commestibile
25. Tricholoma portentosum, commestibile
26. Giovani Cortinarius praestans, commestibile
27. Craterellus cornucopioides, commestibile
28. Ramaria botrytis, commestibile
29. Ramaria formosa, velenoso
In pianura, nei prati, campi incolti, nei boschi lungo i grandi fiumi e nei parchi limitrofi alle grandi città dominano gli Agarici (“Prataioli”) in particolare Agaricus campestris, bitorquis, bresadolanus, moelleri, xanthodermus, xanthodermus var. griseus (vedi foto 30) … ancora “Piopparelli” (Agrocybe aegerita) … molte piccole Lepiota (in particolare nei parchi) come Lepiota cristata (vedi foto 31), brunneoincarnata, josserandii e altre … “Famigliole grigie” (Lyophyllum decastes) … parecchie Lepista flaccida, nuda, panaeola (vedi foto 32) e sordida … Nei parchi e giardini cittadini fruttificano la Macrolepiota rhacodes, il Lactarius controversus, tipico del Pioppo nero (Populus nigra), il Leccinum duriusculum f. robustum (vedi foto 33), micorrizico del Pioppo bianco (Populus alba), i comunissimi Russula parazurea e Xerocomus communis (vedi foto 34), entrambi reperiti presso Querce (Cerri e Farnie). A fine mese ecco le prime fruttificazioni di “Chiodini” (Armillaria mellea, vedi foto 35) ma …
30. Agaricus xanthodermus var. griseus, velenoso
31. Lepiota cristata, velenoso
32. Lepista panaeola, commestibile
33. Leccinum duriusculum f. robustum, commestibile
34. Xerocomus communis, commestibile
35. Armillaria mellea, commestibile
A NOVEMBRE 2020 ecco la seconda ondata da Covid 19! Nuovo lockdown e purtroppo, di nuovo, tutti a casa! … Quando concesso, non resta che fare qualche passeggiata nei parchi e giardini cittadini comunali … I più fortunati riescono ancora a trovare funghi, per lo più del tardo autunno, anche fino ai primi di Dicembre; ecco allora le classiche specie tardo autunnali Flammulina velutipes (vedi foto 36) e Pleurotus ostreatus (vedi foto 37). Quindi, quando c’è la passione e la voglia di conoscenza, non c’è lockdown che tenga! Se non altro le passeggiate nei parchi o comunque nei boschi, servono a fare attività motoria, che fa tanto bene, dopo mesi di immobilità … Non mi resta ora che ringraziare tutti gli Amici del Gruppo Micologico Milanese (ma, in particolare, Gianni Baldi, Roberto Pellini, Valerio Turri per la collaborazione fotografica) che con le loro escursioni e “passeggiate” per lo più nei parchi cittadini e tutti coloro che hanno partecipato alle Gite del GMM, hanno reso possibile la stesura di queste note dedicate ai ritrovamenti fungini di questo maledetto 2020!
36. Flammulina velutipes, commestibile (foto Gianni Baldi)
37. Pleurotus ostreatus, commestibile (foto Roberto Pellini)
La pandemia da Covid 19 è tuttora in corso e nessuno sa quando finirà… Il Gruppo Micologico Milanese - come tanti altri - è ancora bloccato nelle sue attività… Solo quando ci saranno i parametri giusti per la riapertura in sicurezza, troverete su questo sito tutte le relative comunicazioni. Mi auguro che queste note e le fotografie proposte siano di sprone per una, seppur minima, attività di ricerca micologica, indipendentemente dal “colore” della propria regione di appartenenza … Spero che questo 2021 sia migliore di quello trascorso, (che peggio di così …) e che si possa presto ritornare nei boschi, tra le piante, i funghi e comunque nel “verde”, forse l’unico colore che ci permetterà di gettare … la ‘mascherina’!
Roberto Galli
Dove non specificato, tutte le foto sono di Roberto Galli
Bibliografia di riferimento
- Ceffali G., F. Raposso, 2006: Gli Alberi di Milano. 1ª edizione, by G. Ceffali, Milano.
- Courtecuisse R. & B. Duhem, 1994: Guide des Champignons de France et d'Europe. Delachaux et Niestlé, Lausanne.
- Fenaroli L., 1967: Gli alberi d’Italia. A. Martello Editore, Milano.
- Galli R., 2003: Le Russule. 2ª edizione, by R. Galli, Milano.
- Galli R., 2013: I Boleti. 4ª edizione, Micologica, Vergiate (VA).
- Galli R., 2019: Funghi delle Alpi. Vol. I, Romar, Milano.
- Galli R., 2021: Funghi delle Prealpi, di Brughiera e della pianura Padana. Vol. II, Romar, Milano.
- Papetti C., G. Consiglio, G. Simonini, 1999: Atlante fotografico dei funghi d’Italia. Vol. 1, A.M.B., Fondazione Centro Studi Micologici, Vicenza.
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