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30 marzo 2014 - Escursione micologica e botanica a Premosello (Valle d’Ossola)

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La piana di Premosello

Come da programma si è svolta regolarmente - nella piana di Premosello in Valle d’Ossola, lo scorso 30 Marzo 2014 - la gita micologica e botanica del Gruppo Micologico Milanese.

Proprio perché è la prima dell’anno, di solito partecipano sempre molti Soci. I partecipanti sono stati 25, tutti desiderosi di una bella camminata in compagnia e di trovare qualche fungo, dopo un lungo inverno molto piovoso ma mite.
L’Oasi Naturale del Bosco Tenso di Premosello Chiovenda, istituita nel 1990 dal comune medesimo e gestita dal WWF di Verbania, protegge la più estesa fascia di bosco igrofilo planiziale nella valle del fiume Toce. È la più grande area rimasta a bosco lungo il fiume, residuo dei grandi boschi che un tempo occupavano l’Ossola, abbattuti per far posto alle coltivazioni già a partire dal XII Secolo. Poiché era sita sulla riva del Toce, salvava le coltivazioni dalle piene del fiume.

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Le montagne ancora innevate della Val d’Ossola

La geologia del terreno su cui si estende il Bosco Tenso è tipicamente allu­vionale: ghiaioso-sabbioso in profondità, sabbioso-limoso in superficie, conseguenza delle periodiche esondazioni del fiume Toce. L’area boschiva è pianeggiante, interrotta dagli alvei infossati del Rio dei Rughetti e del Rio del Ponte. La valle del Toce è un’area di grande pregio naturalistico, perché costituisce una via preferenziale per il passaggio di numerose specie di uccelli che migrano attraverso le Alpi per raggiungere le zone di nidificazione del nord Europa.

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Il Bosco Tenso è costituito per lo più da frassini (Fraxinus excelsior)

L’habitat di ricerca è rappresentato da un bosco misto di latifoglie, con presenza - quasi dominante in certi tratti - di frassini (Fraxinus excelsior) e qua e là di tigli (Tilia cordata) e ontani bianchi (Alnus incana). Vaste aree di aglio orsino (Allium ursinum) e gruppetti di erba cipollina (Allium schoenoprasum) - in parte raccolte dai Soci - costituiscono il sottobosco, insieme a ortiche, primule, vinche, violette, anemoni dei boschi etc. Nei praticelli, qua e là pre­senti nel bosco, ciuffi di “insalata matta” (Taraxacum officinale), in verità assai tenera e gustosa, e altri di “strigoli” (Silene vulgaris)…

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Aglio orsino (Allium ursinum)

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Erba cipollina (Allium schoenoprasum)

Non sono state trovate le tanto sperate “spugnole” (troppo presto!) e, dopo circa 2 ore di ricerca, le specie reperite sono state 8, tra cui numerosi grandi ascomi di Disciotis venosa, l’unica specie di un certo valore gastronomico. L’escursione è stata comunque assai piacevole, facile e tranquilla, contraddistinta da una bella giornata soleggiata, anche se inizialmente un po’ fredda. Molte le erbe commestibili raccolte un po’ da tutti…

Le specie fungine reperite:
Coprinus truncorum, Disciotis venosa, Dumontinia tuberosa, Pluteus cervinus, Trametes hispida, Trametes versicolor, Tubaria hiemalis, Schizophyllum commune. 

Tra le specie più interessanti segnalo: la già citata Disciotis venosa, caratterizzata da un grande apotecio rugoso-venoso al centro, granuloso esternamente (terza foto, qui sotto), unica specie di un certo valore gastronomico (ben cotta), e la Dumontinia tuberosa, ascomicete parassita dell’Anemone nemorosa, costituito da un piccolo disco (apotecio) collegato da un lungo peduncolo ad uno sclerozio informe di colore nero (seconda foto, qui sotto).

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La prima specie trovata: Coprinus truncorum

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Dumontinia tuberosa
, parassita dell’Anemone nemorosa (foto G. Gregorio)

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La specie reperita più abbondante: Disciotis venosa

Esclusa la lezione pratica finale, causa la scarsità dei reperti e comunque già tenuta in loco, ecco il pranzo presso l’Agriturismo “Laghetto delle Rose”, dove si è gustato un’abbondante menù - forse troppo abbondante - con tante specialità locali a base di carne e pesce. Tra le portate migliori segnalo - a mio gusto – l’originale “salame” di trota e un gustoso branzino ripieno con le verdure. Come di consueto Roberto Galli ha offerto un complemento micogastronomico, con dei funghetti sott’olio alla mediterranea (Hydnum repandum e Auricularia auricula-judae). Nel pomeriggio qualcuno (me compreso) ha tentato la fortuna… ittica, cercando di pescare qualche trota nell’attiguo la­ghetto. Risultato: un bel… niente!

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I Soci GMM partecipanti, davanti al laghetto…

Peccato che si sono trovati pochi funghi, ma alla fine è stata una piacevole giornata in amichevole compagnia, ricca di apprendimento botanico e naturalistico. Non mi resta infine che ringraziare tutti i partecipanti e, in particolare, gli organizzatori Maurizio Civardi e il Dr. Guglielmo Gregorio, che ci ha fatto conoscere questa bella e interessante località.
Grazie Amici, alla prossima!

Roberto Galli

 

 




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