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12 ottobre 2024 -
Gita micologica in val Gerola

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L'inizio del percorso dal torrente Bitto

Come da programma, si è regolarmente svolta sabato 12 Ottobre 2024 in Val Gerola, Fenile di Gerola Alta (SO), la quinta gita (seconda in tale località) micologica del Gruppo Micologico Milanese. I Soci partecipanti sono stati 25, tutti speranzosi di trovare qualche fungo, nonostante questo inizio di autunno, troppo piovoso e ultimamente anche un po' freddo. Il tempo infatti non faceva sperare niente di buono ma… la fortuna ogni tanto aiuta i “fungaroli”! Infatti non solo non ha piovuto, ma si sono trovati anche tanti funghi...

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L’habitat di ricerca: Anna Seghezzi si avvia, solinga, nel bosco...

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La prima specie reperita: la bellissima Mycena rosella

L’habitat, situato a circa 1.200 metri di quota, è costituito da un bosco misto di conifere, tra cui dominano i pecci o abeti rossi (Picea abies), parecchi abeti bianchi (Abies alba), qualche larice (Larix decidua), pochi faggi (Fagus sylvatica), qualche salice (Salix alba), sambuchi neri (Sambucus nigra) e sorbi degli uccellatori (Sorbus aucuparia). I Soci, guidati da Roberto Pellini e Valerio Paolo Turri, si sono sguinzagliati tra i boschi o sui ripidi pendii... Dopo due ore di ricerca i funghi sono stati raggruppati per specie (con 3-5 esemplari) e sistemati su un grande tavolo di legno collocato nell'apposita area pic-nic; di seguito la lezione del dott. Roberto Galli con tutti i funghi esposti. La segretaria "improvvisata" Vittoria Occhipinti segnava su apposito taccuino, tutte le specie reperite.

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Lactarius aurantiacus, reperito presso pecci o abeti rossi (Picea abies, foto V. Turri)

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Gruppo di Cystoderma amianthinum f. rugosoreticulatum,
reperito anch'esso presso pecci (Picea abies)

Le specie fungine determinate sono state in totale 66, qui di seguito elencate:

Amanita muscaria; Chalciporus piperatus; Clavulina rugosa; Clitocybe cerrussata, nebularis, obsoleta; Collybia asema; Coprinus comatus; Cortinarius bolaris, camphoratus, orellanus, purpurascens, scutulatus, semisanguineus, venetus; Craterellus tubaeformis; Cystoderma amianthinum, amianthinum f. rugosoanulatum, carcharias, terreyi; Entoloma lividoalbum, undatum; Hericium coralloides; Hydnum repandum; Hygrophorus agathosmus, pudorinus; Hypholoma capnoides, fasciculare; Laccaria affinis, amethystina, bicolor; Lactarius aurantiacus, badiosanguineus, bertillonii, deterrimus, porninsis, salmonicolor; Lepista nuda; Lycoperdum gemmatum, pyriforme; Lyophyllum connatum, infumatum; Melanoleuca brevipes; Mycena epipterygia var. viscosa, pura, rosella; Pholiota jahnii (= muelleri); Paxillus involutus; Pseudoclitocybe cyathiformis; Pseudohydnum gelatinosum; Russula cavipes, cyanoxantha, fellea, integra, krombholzii var. dissidens, mustelina; Stropharia aeruginosa; Tricholoma inamoenum, saponaceum, sulphureum var. bufonium, ustale, virgatum; Tricholomopsis rutilans; Xerocomus badius, ferrugineus, pruinatus

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La lezione pratica del Dott. Roberto Galli (foto V. Turri)

Le specie più abbondanti sono state il Lactarius salmonicolor, tipico micorrizico dell'abete bianco (Abies alba) e la "falsa finferla" Craterellus tubaeformis. Tra le specie micologicamente più interessanti segnalo: Cystoderma carcharias e terreyi, Pholiota jahnii, Russula cavipes e krombholzii var. dissidens e, ultimo ma primo per la sua rarità e bellezza, l'Hericium coralloides.

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Tricholoma inamoenum, fotografato presso pecci (Picea abies, foto V. Turri)

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Hypholoma capnoides, su ceppaia di peccio (Picea abies)

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L'abbondante Craterellus tubaeformis, tra i mirtilli...

Poi il pranzo presso il ristorante “Osteria Stella alpina” a Fenile. Veramente ottimo il menù: pizzoccheri valtellinesi... polenta taragna con spezzatino di cervo con porcini... costine di maiale arrosto... brasato di manzo al vino... per terminare crostata alla marmellata di albicocche. Ancora una volta non poteva mancare il complemento micogastronomico del dott. Galli: un gran misto di "fungo patata" (Cathalelasma imperiale), "fungo del pane rosa" (Albatrellus confluens) e "finferle" (Craterellus lutescens) aromatizzati sottolio.

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Il Gruppo al completo!

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La Clitocybe obsoleta, reperita più in basso, vicino al torrente, ha concluso la gita in Val Gerola

Insomma, alla fine, nonostante i "gufi" managramo che volevano annullare la gita, è stata una piacevole gita! Quasi tutti hanno portato a casa un po' di funghi e poi, quello che più conta: amicizia, socialità, interesse, voglia di riprovarci… Quindi, alla fine ci siamo divertiti, abbiamo passato un po' di tempo all'aria buona, tra i monti, in amichevole compagnia! Non mi resta, infine, che ringraziare tutti i partecipanti e, in particolare, il capo gita e organizzatore Roberto Pellini.

Grazie Amici, alla prossima!

Roberto Galli


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